Come individuare gli ambiti di analisi e gli obiettivi del controllo di gestione aziendale in una piccola o media impresa. I consigli pratici di Epyon per ottimizzare la gestione dell’impresa con il supporto di un consulente esterno.
Cos’è il controllo di gestione?
Affinché un’impresa abbia successo, è fondamentale che il suo management tenga sempre sotto controllo tutte le operazioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Bisogna effettuare costanti analisi di eventuali scostamenti tra risultati attesi e raggiunti, in modo da poter attuare per tempo le necessarie misure correttive.
Tutto questo prende il nome di “controllo di gestione”.
Spesso gli imprenditori sono convinti di conoscere a fondo l’azienda da loro avviata e prendono decisioni non in base a dati ed evidenze concrete, ma a braccio, sulla base delle loro convinzioni e delle loro esperienze passate.
Per scongiurare la possibilità di non riconoscere o sottovalutare una situazione potenzialmente critica, ed evitare quindi il rischio di lasciarsi sfuggire di mano la situazione, occorre che l’impresa si doti di strumenti e procedure ben precise, utili per verificare l’andamento dell’azienda e i suoi risultati – oltre che per delineare con estrema precisione lo stato attuale e le misure necessarie per raggiungere i traguardi desiderati.
Il controllo di gestione nelle PMI
Attraverso la misurazione degli scostamenti dagli obiettivi di impresa, il controllo di gestione permette all’imprenditore di rivedere le azioni intraprese mediante provvedimenti correttivi, o, se necessario, di ricalibrare gli obiettivi stessi.
Alla luce di quanto evidenziato, emerge come il controllo di gestione rappresenti uno strumento fondamentale per le piccole e medie imprese e non soltanto per le realtà più grandi e strutturate, come erroneamente si tende a pensare. Tutte le aziende, senza distinzioni di settore e dimensione, necessitano di prendere sempre le decisioni più corrette ed efficaci, soprattutto per capire i motivi per cui i risultati ottenuti non corrispondono con quelli attesi.
Gli obiettivi del controllo di gestione
Un corretto controllo di gestione aiuta l’impresa a impostare i propri comportamenti organizzativi verso il raggiungimento degli obiettivi.
Occorre prima di tutto calcolare con precisione i costi di produzione, definire le migliori strategie di vendita e analizzare la redditività del mercato.
Questa analisi integrata consente all’imprenditore di fare scelte strategiche in base a dati oggettivi, e più in generale di ottimizzare le performance dell’azienda, anche attraverso la riduzione di costi e taglio di sprechi.
Tra i tanti elementi fondamentali per il benessere di un’impresa che il controllo di gestione consente di monitorare ci sono l’andamento della cassa (molto utile lo strumento cash flow a 13 settimane, che consente un monitoraggio costante e puntuale dei flussi di cassa nell’arco di tre mesi) e le marginalità per cliente, considerate per linee di prodotto o per commessa.
Ambiti di analisi del controllo di gestione: budget, costi e processi
Vediamo un po’ più nel dettaglio i 3 principali elementi che il controllo di gestione consente di analizzare: budget, costi e processi.
Controllo del budget aziendale
Il budget aziendale si può dividere in tante voci: budget delle vendite, del personale, degli investimenti, finanziari, eccetera. I singoli budget devono esporre dati quantitativi puntuali. Per esempio, per il budget delle vendite, bisogna indicare per ciascun mercato, canale distributivo, linea di prodotto e persino singolo prodotto, i volumi di vendita previsti con i relativi ricavi unitari stimati. Occorre poi stimare tra i diversi budget una relazione di dipendenza che permetta di identificare reazioni causa-effetto nelle dinamiche aziendali. Per esempio, se dopo avere posto gli obiettivi di vendita non viene costruito un budget del personale e un budget di marketing, è facile che si registrino risultati negativi.
Controllo dei costi
Questa analisi permette, tra le altre cose, di individuare sprechi e/o costi superflui che molto spesso l’imprenditore non sa nemmeno di sostenere, oppure costi che credeva essenziali ma che in realtà non si rivelano tali.
Controllo dei processi
Occorre verificare che nell’azienda siano dettate delle procedure specifiche per lo svolgimento dei vari compiti, che queste siano effettivamente messe in atto dal personale, che siano le più efficaci per la situazione attuale dell’azienda e che siano periodicamente aggiornate per migliorare la salute dell’impresa.
Risk management
Il controllo di gestione consente di prendere decisioni a partire da risultati empirici. Questo risulta molto utile soprattutto quando l’imprenditore si trova ad affrontare una situazione di difficoltà. In questo senso il controllo di gestione va di pari passo con il risk management, con l’obiettivo di individuare, misurare, valutare e monitorare in maniera continuativa i rischi attuali e prospettici a cui l’impresa è (o potrebbe essere) esposta.
Il monitoraggio costante e la corretta gestione del flusso di informazioni consentono di identificare per tempo i rischi e di adottare le corrette misure per prevenire o arginare la crisi. In queste procedure di controllo è coinvolta l’intera struttura della società e sono chiamati a contribuirvi tutti gli organi sociali e le strutture aziendali.
Tempestività e reportistica: il ruolo della consulenza nel controllo di gestione
Il fattore tempo è spesso cruciale quando si parla di controllo di gestione. Il management è chiamato a prendere decisioni tempestive e per farlo deve avere sempre a disposizione tutte le informazioni necessarie. Altrettanto importante e foriera di preziosi vantaggi è la corretta redazione della reportistica aziendale sul controllo di gestione, che mette a disposizione degli organi competenti informazioni importanti e tracciabili sulle performance aziendali.
Un controllo di gestione ben eseguito è in grado non solo di ottimizzare la gestione di tutte le risorse aziendali, ma anche di migliorare strategie commerciali di marketing e vendita, aumentando di conseguenza fatturato e guadagni. Rappresenta tuttavia una procedura piuttosto complessa e articolata; il controllo di gestione richiede competenze specifiche, che le aziende spesso cercano in un consulente esterno di comprovata esperienza come Epyon.
I professionisti di Epyon supportano i responsabili amministrativi delle aziende clienti nel tenere costantemente sotto controllo i numeri della società, offrendo anche consulenza, ove necessario, per rivedere e migliorare il modello di controllo di gestione adottato, con l’obiettivo di ottimizzare i processi e le performance aziendali.
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